La crisi globale dei chip ci ha resi tutti consapevoli dell’importanza dei microchip e dell’impatto di una scarsità prolungata. I costruttori di macchine stanno vivendo una situazione estremamente critica, spesso nell’impossibilità di consegnare i macchinari per mancanza di componenti. Ciò si traduce in una drastica riduzione del flusso di cassa per i costruttori, e in pesanti conseguenze sui loro clienti in molteplici settori, dall'automotive al packaging e all’agricoltura.
La pandemia ha accelerato una situazione già critica per i produttori di chip. Secondo un’indagine condotta dall’Istituto tedesco IFO, l’89% dei costruttori di macchine sta subendo le conseguenze della crisi dei chip. Una parte di essi sta attraversando una fase di crisi economica, che arriva in alcuni casi alla chiusura temporanea degli stabilimenti. Il problema è che la mancanza di chip, o semiconduttori è destinata a protrarsi anche nel 2022…
Nella costruzione di macchine industriali assistiamo a tre modalità di gestione della crisi dei chip da parte dei costruttori. Alcune aziende istituiscono dei gruppi interni dedicati alla gestione della crisi già dalle prime fasi per mappare la loro capacità di risposta e rivedere le proprie strateie di fornitura, aumentando il buffer stock. Altre aziende affrontano la crisi riprogettando i propri prodotti per ridurre la necessità di chip.
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Alcuni costruttori di macchine stanno cambiando la propria strategia da un modello di business basato sulla fornitura della macchina, a un modello di business basato sulla fornitura di servizi. Se prima la consegna dei macchinari era la principale fonte di reddito, ora è sempre più diffusa la tendenza a generare la quota più consistente dei profitti con l’adozione di modelli di servizio. I costruttori che hanno scelto questa strada hanno ampliato il loro portfolio di servizi grazie al retrofitting del parco macchine esistente, fornendo servizi digitali quali il monitoraggio dell’usura dei componenti e la fornitura dei materiali di consumo.
Assistiamo quindi a dei costruttori di macchine che, con l’implementazione di modelli di servizio, risentono in misura minore della crisi dei componenti, anche dal punto di vista economico. I modelli di servizio sono una fonte sicura di introiti e una soluzione a potenziali problemi di flusso di cassa. I costruttori non dipendono più totalmente dalla consegna dei macchinari e possono generare entrate ricorrenti dal parco macchine esistente.
Sicuramente compiere questo passo non è semplice, soprattutto in un contesto di crisi dei chip. Tuttavia potete iniziare in modo graduale, raggiungendo un ROI in tempi rapidi, grazie a un time-to-market ridotto. I nostri esperti sono sempre a vostra disposizione per valutare insieme a voi le opzioni possibili per implementare nuovi modelli di servizio e generare entrate aggiuntive.
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